Period Think Tank e Centro Risorse Lgbti hanno realizzato, all’interno del Patto generale di collaborazione con le realtà LGBTQIA+ del Comune di Bologna, la prima indagine sulla qualità della vita a Bologna delle persone LGBTQIA+ che vivono a Bologna.

Il campione raggiunto da questa prima indagine, in base a tempo e risorse economiche contenute, è stato di 500 persone.

Analisi

La maggioranza delle persone si identificano nel proprio genere di assegnazione (58,2% – circa 6 su 10) e in un orientamento omosessuale (67,7%). Le persone che si identificano come transgender sono state il 4,3% del campione, non-binary sono l’11,3%, agenere/nessun genere specificato 7,2%. Persone bisessuali/polisessuali sono il 15,8%, pansessuale il 7,2%; eterosessuali il 2,3%; asessuali/demisessuali l’1,6%. Le persone transgender tendono ad essere maggiormente rappresentate nella classe più giovane (18-29 anni).

Oltre la metà del campione intervistato (53,9%) dichiara di aver subito discriminazioni o si è sentitə discriminatə negli ultimi 2 anni, un dato nettamente superiore (44,9 punti percentuali in più) al risultato registrato nel report del 2022 dove solo il 9% indicava di essere statə discriminatə. Nel 60,0% dei casi, le discriminazioni sono avvenute in luoghi pubblici, seguono, in percentuale inferiore, l’ambiente lavorativo 34,0% e i mezzi pubblici 33,5%.

In particolare, il 67,4% ha subito discriminazioni per l’orientamento sessuale e il 42,8% si è sentitə discriminatə per il genere.

Sono emersi spunti molto importanti, ad esempio, vive in affitto più di unə ogni due rispondenti (54,5%), cifra più alta della media popolazione generale circa il 30%. Il 38,1% ha grandi o qualche difficoltà ad arrivare a fine mese. A confronto con i risultati della popolazione generale, sono maggiori le spese sanitarie (+4 punti percentuali) e le spese per cultura e tempo libero.

Il livello di salute generale riferito dalle persone trans e gender non conforming è mediamente più basso: solo il 46,9% dichiara di avere una salute buona o molto buona, mentre più di una persona su sei (18,4%) la valuta negativamente.

Report

Tutte le informazioni e i dettagli delle analisi sono consultabili al seguente report e sul sito del Centro Risorse LGBTI.